I meccanismi che sottendono il processo di lettura

La lettura è sottesa da 2 processi che impongono da una parte la decodifica dei segni grafici e dall'altra la comprensione di ciò che viene letto. Affinché la lettura risulti fluente deve implicare l'automatizzazione dei suoi processi, quindi l'automatizzazione nella conversione dei segni/simboli in suoni e viceversa.
Il possesso della lettura avviene attraverso degli stati di sviluppo che sono tra loro interdipendenti e vengono acquisiti gradualmente dai bambini e sono stati molto ben spiegati da Uta Frith (vedi).
Studi neurologici hanno, inoltre, evidenziato 2 vie di accesso alla lettura :
        1 - la via di accesso lessicale visiva          2 - la via di accesso fonologica.
Nella via di accesso lessicale si accede alle parole attraverso un codice visivo. Dapprima si acquisiscono informazioni sulle caratteristiche visive delle lettere per poi riconoscere la parola senza passare attraverso la conversione di segni ( grafemi) in suoni( fonemi). Si recupera, attraverso questa via, una sorta di lessico mentale composto di parole familiari che consente di accedere alle stesse in modo più veloce ed automatizzato.    La via di accesso fonologica, invece, si basa sulla conversione grafema-fonema.
E proprio grazie a questa conversione la parola viene letta. È una via di accesso che si usa quando si devono leggere parole non familiari o non parole. Ed è la via prevalentemente usata dai bambini all'inizio dell'acquisizione della lettura.

Nel lettore adulto, dunque, i 2 modelli si integrano e vengono usati a seconda delle necessità: via di accesso fonologica per lettura di parole non note; via di accesso lessicale visiva per lettura di parole familiari e note.
I bambini, per contro, tendono a privilegiare la lettura strumentale attraverso la via d'accesso fonologica e solo successivamente quella lessicale visiva che in alcuni casi non viene potenziata nel giusto modo.
Pertanto il gioco "Leggo ... in tempo", proprio perché si basa su dei tempi di esposizione visiva di lettere, sillabe o parole ecc che possono calibrarsi alle esigenze e capacità di ogni singolo lettore, intende proprio rafforzare la via di accesso lessicale visiva attraverso una sorta di "training temporizzato" che si mostra utile in casi di dislessia .